Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse, egli rispondeva: “Io sono un cittadino del mondo”.
(Diogene Laerzio, vita di Diogene di Sinope)

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Incontro con la scrittrice fantasy ed ex alunna Giulia Marengo

GIULIA MARENGO: DA EX ALUNNA A SCRITTRICE
Incontro tra le classi del ginnasio e l'autrice esordiente di un romanzo fantasy

    Doppiamente coinvolgente l’incontro tenutosi lunedì 28 novembre tra gli alunni delle quarte e quinte ginnasio del Liceo Classico “G. Govone” e l’autrice esordiente Giulia Marengo: in primo luogo per l’originalità del libro al centro dell’insolita lezione, un “fantasy” al posto dei testi consueti; inoltre perché l’ospite è un’ex alunna dello stesso istituto, nel quale si è diplomata pochi anni or sono. 
    “Un antico peccato”, pubblicato da Reverdito e uscito nelle librerie il 14 settembre, è l’opera prima di Giulia, che sta attualmente lavorando al completamento della trilogia di cui fa parte. Dopo aver scritto alcuni racconti brevi e aver ricevuto diversi riconoscimenti in premi letterari, fra cui un secondo posto al concorso "Penna d'Autore", ha scelto di dedicarsi al genere fantasy: ha infatti spiegato come sia quello che più di ogni altro le permette di usare inventiva e immaginazione, mantenendo però personaggi credibili e molto umani, contraddittori nelle loro scelte ed emozioni, insicuri e appassionati proprio come potrebbe essere chiunque di noi. Seppur partendo dallo schema classico della fiaba, ben noto al giovane pubblico che la ascoltava, ha spiegato di aver abbandonato gli schemi del buono o del cattivo, per dar vita agli abitanti di un’altra galassia, che, privati della libertà di pensiero, continuano tuttavia a sognare e a non arrendersi.
Nell’austera biblioteca del Liceo l’autrice è subito riuscita a creare un’atmosfera di complicità, grazie alla simpatia e all’abitudine al dialogo nel blog del suo sito internet www.giuliamarengo.it. Ha raccontato agli studenti come la sua “vocazione” per la scrittura sia nata da una grande passione per la lettura fin da bambina e come questa attività la renda felice e realizzata, anche se le costa molta fatica sia in fase di composizione, sia di pubblicazione. Nonostante qualche pausa, dovuta a impegni di studio universitario e di lavoro, o alle difficoltà incontrate lungo il suo cammino di esordiente, Giulia non si è scoraggiata e ha invitato i ragazzi a fare altrettanto, senza mai abbandonare i propri sogni, ma inseguendoli con tenacia e determinazione. 
    L’ospite ha sottolineato come sia importante innanzitutto per il narratore, ma a maggior ragione per il lettore appassionarsi alle vicende, viverle in prima persona, immedesimarsi nelle avventure dei personaggi, soffrire o gioire con loro. Rispondendo alle curiose e precise domande degli allievi, molti dei quali avevano letto il romanzo, ha anche spiegato come nascono trame e protagonisti, che talvolta sfuggono al suo controllo dando vita ad avventure e incontri che in una fase iniziale di stesura non avrebbe neanche immaginato.
    Gli studenti sono stati particolarmente colpiti da come Giulia non rispecchi lo stereotipo dell’autore solitario e chiuso nel suo mondo, ma riesca a conciliare il lavoro molto tecnico e pratico presso la Banca d’Alba con l’attività più fantasiosa di scrittrice: ella stessa ha ribadito l’importanza degli studi umanistici in un mondo tecnologico come il nostro, aggiungendo che la letteratura, le lingue antiche, l’arte, la storia e la filosofia forniscono le chiavi per una visione più aperta e profonda della realtà che ci circonda. Anche nel suo libro si trovano molti riferimenti ai miti classici e alla tragedia greca, studiati e amati sui banchi del Liceo, oltre che alla città di Alba, cui è molto legata, evocata nella rocca di Aelthin dalle Cento Torri e in uno scorcio del Duomo nell’affascinante copertina.                                     Elena Rolando