Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse, egli rispondeva: “Io sono un cittadino del mondo”.
(Diogene Laerzio, vita di Diogene di Sinope)

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Scambio 2013: Albesi ospiti del Lycée Renoir

SCAMBIO LINGUISTICO-CULTURALE ALBA-CAGNES

I ragazzi della VC del Liceo Classico “Govone” Internazionale raccontano…

" Colui che non conosce le lingue straniere, non sa nulla della propria"(J.W. von Goethe)
Sono le 7.30 del 13 maggio. Una giornata di sole, non c'è una nuvola. In piazza Sarti è parcheggiato un pullman con attorno 27 ragazzi: è l'inizio di un'avventura, di cinque giorni indimenticabili, di un'esperienza fantastica. Stiamo per partire alla volta di Cagnes-sur-Mer, per la seconda parte dello scambio tra gli alunni del liceo Renoir e noi. I ragazzi francesi sono già stati ad Alba ad aprile ed ora tocca a noi andare a vivere cinque giorni in famiglia al fine di migliorare il nostro francese. Ci accompagnano la prof.ssa Dolcino e M.me Coudeville.
Già dal primo minuto di viaggio c'è un'atmosfera di festa ed entusiasmo unita ad un senso di curiosità e timore: nella testa di tutti ci sono come "riuscirò a farmi capire?!" o "e se non so una parola?!".
Dopo quattro ore e mezza di viaggio arriviamo a Cagnes, salutiamo i nostri corrispondenti e visitiamo il paese alto, con il castello. Dopo di che insieme ai ragazzi francesi giochiamo a "boules carrées" (bocce quadrate) per le strade del paesino e fra ruzzoloni, grandi partite e discussioni, il pomeriggio passa. Alla sera ognuno conosce la famiglia dove sarà ospitato.

Il giorno dopo ci ritroviamo tutti davanti al liceo e in ognuno di noi c'è una voglia matta di raccontare gli aneddoti più divertenti e gli episodi più bizzarri, capitati il giorno prima, il primo in famiglia. Verso le 9.00, dopo il saluto e il benvenuto del Preside, visitiamo la scuola a piccoli gruppi. È molto diversa dal nostro liceo: è un enorme edificio con centinaia di aule e lunghi corridoi, una struttura moderna e a tratti fredda. Oltre alle classi ci sono anche un bar, una mensa, una biblioteca e una grande palestra. Dopo pranzo prendiamo il nostro bus e ci dirigiamo ad Antibes per la visita al museo Picasso. Poi tempo libero: qualcuno va in spiaggia, qualcuno fa compere e ritorniamo a casa. Alla sera ci ritroviamo tutti al mare e passiamo la serata in modo stupendo, parlando un po' in italiano e un po' in francese, giocando, scherzando tutti assieme.
Il mercoledì è il giorno dedicato a Nizza: prima visitiamo il museo Chagall, poi ci dedichiamo allo shopping. Ci ritroviamo sul bus esausti, con tanta stanchezza e pochi soldi e con una spiacevole sorpresa: la pioggia.
I giorni stano passando rapidamente: il giovedì visitiamo Saint Paul, nel pomeriggio invece Vence e la sua famosa cappella, opera dell'artista Matisse. Alla sera ci vediamo tutti, alunni e prof, a mangiare crêpes e a ballare : purtroppo è l'ultima sera. Nell' allegria generale, una piccola parte di tristezza e malinconia si impossessa di noi, scacciata solo dalla musica e dai festeggiamenti per Lorenzo, fresco sedicenne.
E così si arriva all'ultimo giorno, sul piazzale dove sosta il pullman è un susseguirsi di abbracci e saluti, e a qualcuno scappa anche la lacrimuccia. Alle 8.30 partiamo per Eze, dove visitiamo la profumeria Fragonard ed il paese, da cui partiamo per arrivare ad Alba alle 17.30.
In noi iniziano a fissarsi i sentimenti, i ricordi e le immagini più belle che non dimenticheremo più. Da questo scambio abbiamo imparato molto: il valore della nostra scuola, che in questi primi due anni ci ha dato le competenze giuste per capire e farci capire, la bellezza tutta sua dell' arte moderna, scoperto il sistema scolastico francese e individuato le differenze tra Italia e Francia. Ma le cose più belle sono state senza dubbio l'unità, la coesione e la complicità che si sono create tra noi ed i corrispondenti innanzitutto, ma anche all' interno della classe.

Leonardo Balla e Francesco Gallo.