PRIX D’ÉLOQUENCE 2015
Ancora un Palmares di Eccellenza per il liceo Classico Internazionale G.Govone
Non solo un saggio della propria capacità linguistica, ma una vera e propria occasione per riflettere e poter esprimere la propria opinione. Ecco che cosa ha offerto il premio di eloquenza francese alla cui selezione, svoltasi nella sala della Resistenza del comune di Alba il 12 marzo, hanno partecipato cinque ragazzi del liceo classico G. Govone di Alba: Paola Cassinelli, Alessandra Gallina, Marta Giamesio, Paolo Beoletto e Giulio Berrino. È ormai tradizione per gli iscritti al quarto anno alla sezione internazionale di questa scuola prendere parte al concorso organizzato e sovvenzionato dai Lions club di Alba e Cuneo in collaborazione con l'Alliance Française, che anche quest'anno ha scelto una tematica particolarmente attuale: la libertà. «La libertà non è assenza di obblighi, ma la capacità di scegliere»: questa frase, tratta dall’opera Zahir di Paolo Coelho, è stata la base sulla quale si sono sviluppati i discorsi dei partecipanti, tra cui si è distinta Marta Giamesio, pronta così a partecipare alla finalissima internazionale che si terrà a Cuneo il 18 aprile. È stata, però, una vittoria per tutti, dal primo all'ultimo, dal momento che i ragazzi hanno dato prova della propria abilità retorica, oratoria e linguistica, frutto di quattro anni di studio nel Liceo classico internazionale. I giovani commentano: «Abbiamo partecipato con emozione e trepidazione ad un’esperienza unica: è stata una grande opportunità per poter migliorare il nostro livello di francese, ma questo premio ha soprattutto permesso di metterci alla prova e dimostrare le nostre capacità anche al di fuori della scuola. Inoltre, il vero merito di questo concorso è stato quello di farci riflettere su un tema fragile, complesso, ma estremamente attuale: nessuno è rimasto indifferente a ciò che è avvenuto a Parigi il 7 gennaio e in questo modo abbiamo potuto esprimere la nostra vicinanza agli avvenimenti in qualità di futuri Bacheliers».
Paolo Beoletto e Giulio Berrino, II C
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