Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse, egli rispondeva: “Io sono un cittadino del mondo”.
(Diogene Laerzio, vita di Diogene di Sinope)

Torna alla pagina precedente

Il 25 aprile al liceo Govone

Attenzione, partecipazione e, a tratti, commozione hanno condiviso quanti hanno partecipato, domenica 26 aprile, nella Biblioteca del Liceo Classico “Govone”, all’incontro organizzato, in collaborazione con il Comune di Alba, in occasione dei 70 anni dalla Liberazione.

Le letture dai testi del prof. Chiodi, di Monsignor Grassi e del prof. Pressenda, presente tra il pubblico, hanno scandito un'ora di riflessione sui valori perenni  di libertà, giustizia, dignità, uguaglianza, solidarietà, bagaglio ideale e morale dei partigiani che hanno combattuto nell’Albese, molti dopo aver trascorso gli anni della loro formazione nelle aule del Liceo (leggi qui l'elenco dei testi e dei lettori). Sono state ricordate figure di docenti, come Pietro Chiodi e Leonardo Cocito, di alunni, come Danilo Ballerini,  Gianni Alessandria,  Anna Berzia, Romano Scagliola  Malvina Garrone e, ovviamente, Beppe Fenoglio che hanno scelto l’ “orgoglio partigiano” nella convinzione che “la libertà di pensiero è la sostanza stessa dell’ uomo”. 

Il prof. Giuseppe Farinetti, docente di storia e filosofia del Liceo, ha selezionato le letture e introdotto la tappe del percorso di riflessione mentre Edoardo Borra, curatore del centro di documentazione Beppe Fenoglio della Fondazione Ferrero,  ha concluso presentando la lettera inviata nel 1953  da Chiodi e Fenoglio al direttore della “Voce” di Cuneo per richiamare  il diritto alla libertà di pensiero e di espressione. Si tratta di un documento di eccezionale interesse in quanto rappresenta la sola presa di posizione pubblica di Fenoglio, scrittore solitamente schivo e riservato.

L’intensità e la sensibilità dei ragazzi che si sono alternati alla lettura e delle ragazze del coro “Anna Maria Alessandria” che hanno sottolineato i momenti più intensi, l’ attenzione del pubblico sono state la testimonianza più autentica e significativa della continuità di valori che questa giornata ha voluto rappresentare, lascito ideale perenne dei partigiani e della lotta di liberazione.

                                                                          prof.ssa Annalisa Anolli