Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse, egli rispondeva: “Io sono un cittadino del mondo”.
(Diogene Laerzio, vita di Diogene di Sinope)

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Forum tra studenti e giornalisti di "Gazzetta d'Alba"

LICEO CLASSICO GOVONE: ISOLA FELICE
Un gruppo di alunni partecipa al forum con giornalisti di "Gazzetta d'Alba"

Dalle sue aule sono passati Beppe Fenoglio, il chirurgo Achille Dogliotti, il latinista Oreste Badellino; vi hanno insegnato personalità del mondo della cultura come Pietro Chiodi, Leonardo Cocito, il critico letterario Giuseppe Petronio. I ragazzi che lo frequentano ne sono consapevoli e orgogliosi e paiono apprezzare della loro scuola sia l’apertura culturale legata allo studio del latino e del greco che la capacità di guardare avanti offerta dai nuovi progetti.

Proseguono gli incontri di Gazzetta con le scuole superiori di Alba. Questa volta è toccato agli studenti del liceo classico Govone rispondere alle nostre domande. Studenti partecipanti: Umberto Gimondo (quarta A), Diego Conterno e Zoe Grant (quarta B internazionale), Gregorio Biancotto (quarta D), Maria Francesca Giordano (prima A), Filippo Porro (seconda B), Maria Adelaide Perosino (seconda D), Giovanna Ginevra Stella (terza A), Federica Stella (terza B), Luana Venti (terza C), Enrico Temistocle (quinta A).

• Perché vi siete iscritti al liceo Govone?
Zoe
: «Ho scelto d’iscrivermi all’internazionale, perché mi piacciono le lingue e penso che questo studio mi potrà aprire diverse strade».
Diego: «Anch’io frequento l’internazionale, ma la motivazione principale quando mi sono iscritto è stata la curiosità per latino e greco».
Gregorio: «A parer mio, lo studio del greco e del latino permette una maggiore conoscenza della lingua italiana, amplia il vocabolario, e quindi aumenta la cultura».
Enrico: «Mi sono iscritto al Liceo classico, perché mi piacciono le materie umanistiche e avevo sentito parlare bene dell’istituto; penso che possa darmi un bagaglio formativo adeguato».

Che cosa intendete fare dopo il liceo?
Federica: «Vorrei cambiare radicalmente strada rispetto al Classico a indirizzo internazionale, che ho frequentato. Sia in classe che nella scuola mi sono trovata bene, ma sono sempre stata più brava nelle materie scientifiche e credo che mi iscriverò al Politecnico. Mi sono iscritta al Classico per una sfida e penso che lo rifarei».
Giovanna: «Non ho mai avuto un’attitudine spiccata, una "vocazione", anche se mi piace molto scrivere, ma penso che questi cinque anni mi abbiano fornito un bagaglio culturale significativo».
Luana: «Gli interessi sono maturati nel triennio. Considero il ginnasio, come dice la parola stessa, una palestra, anche se non va sottovalutato: non è facile e, se non lo fai come si deve, al liceo è dura. Dalla prima è iniziato lo studio della filosofia, la materia che mi piace di più e che penso di proseguire all’università. I docenti sono bravissimi qui e ci hanno dato la possibilità di fare qualcosa che non penso si faccia in altre scuole: riflettere, con il latino e il greco, e confrontarsi con una cultura che non è morta, è viva e ci parla ancora».
Maria Adelaide: «È una scuola che richiede sacrifici e il coraggio di porsi domande e interrogativi».
Maria Francesca: «È impegnativo. Faccio molte attività extrascolastiche, forse troppe: ginnastica, scout, attività in parrocchia, Il nucleo, Il cineocchio. Il problema è di non saper scegliere, ma non sempre si riesce a prepararsi come si deve. Per frequentare un liceo come questo bisogna trovare il tempo e la voglia».
Filippo: «Quando mi sono iscritto pensavo che avrei continuato sul fronte degli studi classici, magari con lettere moderne, ma con la crisi mi sono "spostato" più verso la mia passione, il teatro, che ho conosciuto con il corso che frequento».

• Vi sentite un’isola felice dal punto di vista dell’ambiente scolastico?
In coro: «Sì!»
Annalisa Anolli, vicepreside, aggiunge: «Il Govone è una scuola che chiede e dà tanto, offrendo molte possibilità ai ragazzi di sperimentarsi e magari di trovare così la propria strada».

di Adriana Riccomagno e Bruno Murialdo