Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse, egli rispondeva: “Io sono un cittadino del mondo”.
(Diogene Laerzio, vita di Diogene di Sinope)

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Amos Oz ad Alba: uno scrittore israeliano contro il fanatismo

Amos Oz e... il suo “Fanatismo”
Incontro dello scrittore con gli studenti albesi.

“Israele e Palestina sono come un paziente in attesa di essere operato. Certamente non danzerà di gioia per le strade, ma è pronto.
Il medico, ossia i leader politici, sono vigliacchi”.
Questa è una delle più emblematiche frasi pronunciate da Amos Oz nel discorso tenuto al Teatro Sociale di Alba il 7 novembre 2010, in occasione della consegna allo scrittore del premio “Salone Internazionale del Libro”.
Numerosi studenti dell’istituto “Govone” che, che avevano affrontato la lettura del saggio “Contro il fanatismo”, hanno riflettuto sulle intense parole dell’autore.
Il discorso non si è limitato ad un dialogo sulla situazione politica medio-orientale, ma lo scrittore ha anche tenuto una lezione sulla letteratura, intesa come rimedio per debellare il fanatismo e nel contempo come presa di coscienza di se stessi e positivo distacco dalla realtà.
Amos Oz si è dimostrato un fautore convinto del compromesso, necessario e doloroso, fra le ragioni contrapposte di Israele e Palestina, un compromesso da lui considerato sinonimo di vita e unica speranza di pace.
Malgrado Amos Oz viva ai margini del deserto, il suo messaggio di pace non è l’utopia di uno scrittore solitario, ma raggiunge i suoi numerosi lettori, solitari, come lui.

Clelia-Maria Cacciatore,
Michele Gimondo
(5° ginnasio A)